La BTE, che ha accolto a Palermo 350 aziende, 40 espositori e 23 buyer provenienti da 14 Paesi diversi, ha consentito di mettere a fuoco la dimensione e le strategie di sviluppo del mondo extra alberghiero
Esplorare la Sicilia, a ritmi lenti, entrando in relazione con le persone dei borghi. Quelli dell’entroterra, in particolare, piccoli scrigni culturali già molto marginalizzati. È il turismo lento e relazionale a poter agire come tampone al processo di spopolamento che li riguarda. E come soluzione di rilancio, qualificazione e diversificazione dei canali verso cui indirizzare l’incoming dei visitatori. Temi vivi che mettono in primo piano il settore extra alberghiero, non antitetico ma alternativo al sistema della tradizionale hotellerie: ovvero la galassia, in espansione, formata da bed&breakfast e agriturismi, da case vacanza e residenze storiche, passando per i camping e la recente formula del boat&breakfast, cioè l’esperienza all’insegna del relax a bordo di barche moderne o di caicchi vintage. È a questo sistema che l’intero scorso fine settimana è stata dedicata la BTE, la borsa internazionale del turismo extra alberghiero, allestita da Confesercenti Sicilia negli spazi del Cruise Terminal del Porto di Palermo, che hanno accolto 350 aziende, 40 espositori e 23 buyer internazionali in arrivo da 11 paesi europei, oltre a Stati Uniti, Canada e India.
La BTE a Palermo nel ricordo di Nicola Farruggio
La tre giorni hanno celebrato l’ottava edizione della BTE, dedicando un momento di commemorazione alla figura di Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, scomparso due settimane fa. Un imprenditore del settore alberghiero che ha sempre sostenuto l’importanza strategica di puntare anche sullo sviluppo di questa ricettività complementare, che “rispecchia un interesse in forte crescita sia da parte dei turisti stranieri sia da quelli provenienti da tutta Italia”. A sottolinearlo è il direttore regionale di Confesercenti Michele Sorbera. “Questo scenario ci porta a lavorare sempre di più per intercettare le esigenze dei titolari delle strutture ricettive e dei comuni siciliani dove in questi giorni si stanno recando i buyers presenti al convegno. L’evento si è concluso con una partecipazione che sarebbe forse stata ben superiori all’interno di spazi ancora più capienti”.
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